
L’ambiente ci sta a cuore, ed è per questo che quando usiamo il pellet per il funzionamento delle nostre stufe, utilizziamo sempre il pellet ecologico, che non abbia recato danni all’ambiente in tutte le sue fasi di produzione benché meno durante e dopo il reale uso. Quando comprate il pellet ecologico siete realmente sicuri che quello che state per acquistare sia veramente ecologico?
Per chi non lo sapesse, il pellet è un combustibile, che consiste in tanti piccoli cilindri di segatura pressata. Quindi è un combustibile prodotto da materiali di scarto dei vari processi di lavorazione industriale del legno. Ma come fare a riconoscere quale pellet è veramente ecologico senza incorrere in truffe o simili?
La soluzione non è semplice, oggigiorno ci sono oramai tantissime diverse possibilità di acquisto del pellet, tanti produttori, tanti prodotti e all’acquirente resta solo un po’ di confusione per la testa. L’associazione Assopellet ha cercato di fare chiarezza sulla situazione pellet è ha dettato 2 grandi linee guida per riconoscere il pellet ecologico.
I due grandi fattori da prendere in considerazione secondo l’associazione Assopellet sono il Potere Calorifico dello stesso, e il Residuo di Cenere del pellet che consiste in poche parole nella quantita di cenere prodotta dalla combustione di questo discusso combustibile. Inoltre è importante verificare le certificazioni, soprattutto la certificazione unica europea En Plus.
Come capire se il pellet e di qualità?

In ordine, il Potere Calorifico è l’energia termica prodotta da una quantità selezionata di pellet, in genere in riferimento al chilogrammo. I valori definiti dall’Assopellet possono variare da 4.5 a 5.5 kWh/kg, ovvero il rapporto tra l’unità Watt-ora (quindi la quantità di calore emessa ogni ora) e il chilogrammo. Il dato qui discusso deve essere per legge espresso nelle confezioni, quindi è bene controllarne la cifra e acquistare un pellet con un valore alto, che intenda una maggiore resa in termini di combustione.
L’altro elemento in discussione è il Residuo di cenere del pellet, questo valore indica appunto la quantità di cenere che il pellet produce nel corso e fino alla fine della combustione. Il valore normalmente deve essere minore dell’ 1% per poter essere un rifiuto facile da smaltire. Oltre a questi due importantissimi fattori, sulla confezione verrà riportati anche altri dati, come l’origine del legno, il produttore, il peso, la durabilità. e la classe di qualità in base alla normativa europea (UNI EN 14961-2).
E ancora, per essere certi di acquistare pellet ecologico bisognerà acquistare prodotti di determinate aziende, che hanno eseguito delle certificazioni spontanee. Queste certificazioni servono a dichiarare la provenienza dei legni e la bontà della produzione. La certificazione unica europea si chiama En Plus, e si occupa di valutare il pallet per poi dividerlo in 3 categorie: A1 (la migliore, con un contenuto di ceneri 1.2%) e B (un valore di circa 2%).