
Jenna Spesard e Guillaume Dutilh, originari di Los Angeles, hanno mollato casa e lavoro per realizzare il loro sogno di vivere viaggiando. Per loro quello che era inizialmente solo un sogno o una fantasticheria ad occhi aperti, è diventato realtà.
La giovane coppia americana, lei 28 anni e lui 30, ha abbandonato il proprio appartamento per trasferirsi in un minuscola casa mobile. Hanno costruito la casa tutta da soli, pensandola come il loro esclusivo nido di amore.
I due hanno tratto ispirazione dal mondo delle Tiny House americane e hanno passato mesi a progettare la loro. In tutto hanno speso 30.000 e ci hanno messo un anno e mezzo. Una volta messa la piccola casa su due ruote, Jenna e Guillame sono partiti, come avevano detto.
Il loro viaggio è iniziato ufficialmente il 2 settembre del 2014 dall’Illinois e poi hanno continuato il tragitto, arrivando sino in Alaska. Hanno visitato 20 stati americani alla ricerca di persone un po’ fuori dell’ordinario, che come loro hanno scelto uno stile di vita diverso dal comun pensare.
La casetta mobile per vivere la propria vita in viaggio

Insieme, hanno creato un portafoglio giornalistico di viaggio, riguardante gli stili di vita alternativi. Per un anno e mezzo, i due giovani hanno avuto la possibilità di dedicarsi alle proprie passioni. Jenna si è messa a scrivere a tempo pieno e il suo compagno Guillame si è concentrato sulla fotografia.
Una passione che non aveva mai avuto modo di coltivare per bene, perché pressato dai ritmi di vita ripetitivi ed estenuanti di città. La Tiny House di Jenna e Guillaume misura solo 12 metri quadrati, ma non manca davvero nulla per starci in due, comodi e soddisfatti.
Durante il loro girovagare, i due americani hanno incontrato tante persone che hanno scelto una vita alternativa simile alla loro. Molti si sono costruiti una casa in posti insoliti. Chi su un albero, chi su una barca, chi su una casa minuscola o su uno yurte.
Una piccola casa per un grande viaggio alla scoperta dell’America

Quest’ultimo è un’abitazione mobile, tipica dei popoli nomadi della Mongolia. Si tratta praticamente di una grande tenda, montata su un’impalcatura in legno. La struttura può essere smontata e rimontata con molta facilità.
I due giovani hanno collezionato centinaia di fotografie, che raffigurano stravaganti ed originali soluzioni abitative. E naturalmente i loro abitanti.
Ogni foto è accompagnata da uno scritto, che spiega come il proprietario è arrivato a pensare quel genere di vita. Viene spiegato al pubblico il motivo profondo di scelte così singolari. Chissà se i due si sono messi in copertina!