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Vivere in case minuscole si può

    Vivere in case minuscole si può

    “The big tiny” è in inglese e tradotto suona più o meno così: il piccolo enorme o l’enorme piccolo. È il titolo di un libro scritto da una signora americana di nome Dee Williams. La Williams dopo essersi sottoposta a degli esami di laboratorio, ha scoperto di essere malata di cuore e di non avere una lunga aspettativa di vita.

    Così ha deciso di abbandonare il suo appartamento composto da tre locali per il quale pagava un mutuo trentennale, per una casa minuscola di soli 7 metri quadrati. Libera dalle spese esorbitanti, sembra che la signora abbia rinnovato totalmente il suo modo di vivere.

    I metri quadrati a disposizione non sono tanti, ma la signora sembra non farci neppure caso. Nel suo libro la Williams ci spiega come sia possibile vivere in un ambiente piccolissimo ed essere felice possedendo solo 305 oggetti.

    Dee dorme in un soppalco dove vi entra a malapena il materasso e qualche coperta. Il salone è poco più grande di un tappeto e il suo stile di vita si è adattato alle poche cose possedute. Eppure lei confessa di essere felice.

    Dee Williams e la sua Tiny House di 25 mq, ecologica e che poggia su quattro ruote

    The big tiny

    La Williams sembra non essere l’unica ad aver scelto questo modus vivendi così radicale, quasi monacale.

    Un’altra americana, Felice Cohen, di mestiere organizzatrice di eventi, si è accontentata di soli 8 metri quadrati di spazio. Si è trasferita a vivere nel suo studio a Manhattan, vicino Central Park.

    Luke Clark Tyler, architetto di professione, ha scelto con la stessa filosofia di vita, un semplice corridoio di 8 metri quadrati, in cui è riuscito a far entrare un armadio, un forno a microonde e un letto matrimoniale che si apre a ribalta. A dir poco geniale.

    Dispone di tutto: una cucina, un soppalco per il letto, un tavolo reclinabile

    mini abitazioni

    La Svezia seguendo l’esempio americano, ha sperimentato abitazioni per studenti, dotati di tutti i comfort e anche ecosostenibili ma di dimensioni ridottissime. Solo 10 metri quadrati. Eppure i giovani non sembrano trovarvisi a disagio.

    Le casette sono immerse nella natura verde svedese e godono di un’ottima esposizione al sole. Lontane da fonti di rumore, sono delle isole felici per chi cerca quiete e riposo dai ritmi universitari.

    Le mini abitazioni hanno tutto quello che serve. Gli spazi sono studiati in modo da ospitare una camera da letto confortevole, dotata anche di una finestra, un angolo cottura e una piccola zona soggiorno utile come studio.
    Certo se scegliete una soluzione abitativa di questo genere, non dovete soffrire di claustrofobia.